Le indagini sui presunti fondi alla Lega potrebbero durare per altri sei mesi. La richiesta della proroga è stata avanzata dalla Procura.
MILANO – Proroga di sei mesi delle indagini sui presunti fondi alla Lega. La richiesta avanzata dalla Procura di Milano per ulteriori accertamenti è stata accolta dal giudice che ha concesso questo prolungamento degli accertamenti nei confronti dei tre indagati che rischiano una accusa di corruzione internazionale.
Gli inquirenti vogliono capire meglio cosa sia successo al Metropol di Mosca e se realmente i ‘famosi’ rubli siano finiti nelle casse della Lega. Una vicenda che continua ad avere dei contorni non chiari e presto ci potrebbero essere delle importanti novità.
Le indagini
Le indagini in questi ultimi giorni si stanno concentrando specialmente su Gianluca Savoini. E’ lui il personaggio centrale in questa indagine con Francesco Vannucci e Gianluca Meranda nomi di contorno in una vicenda che continua a tenere banco sulle pagine di cronaca e politica dei giornali.
Secondo la Procura di Milano l’incontro avvenuto a Mosca aveva come obiettivo ottenere un finanziamento di 65 milioni di dollari dal Cremlino per la campagna elettorale. Soldi che, in realtà, non sono stati ancora trovati e per questo è stato chiesto il prolungamento dell’indagine. E presto ci potrebbero essere importanti novità.
Il ruolo di Salvini
Il nome di Salvini non risulta sul registro degli indagati. Nei prossimi sei mesi la Procura cercherà di capire meglio il ruolo dell’ex ministro dell’Interno nella vicenda. In questo momento gli accertamenti si stanno concentrando sulle telefonate che Savoini ha fatto prima di partire per Mosca.
E da queste chiamate potrebbero uscire novità importanti per quanto riguarda l’indagine e l’eventuale accusa di corruzione internazionale. Ma i risultati non si avranno subito visto che il giudice ha accettato il prolungamento di sei mesi avanzato dalla Procura di Milano.
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